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«C’è vera libertà nel nome di Gesù Cristo»

Il combattente MMA Beneil  Dariush, dopo l’ottava vittoria consecutiva, si è rivolto ai manifestanti nel suo paese natale, l’Iran. Egli dichiarò: «C’è vera libertà nel nome di Gesù Cristo. »

Dopo aver sconfitto l’avversario Mateusz Gamrot, ottenendo così il suo ottavo trionfo consecutivo, Beneil Dariush, 33 anni, combattente MMA, si è rivolto direttamente al popolo iraniano, indicandogli Cristo. Dopo l’incontro, un giornalista gli ha chiesto come si sentiva dopo la vittoria. Invece di parlare di se stesso, si rivolse direttamente agli iraniani e parlò della fede cristiana.

Lotta dedicata al proprio popolo

«Devo dedicare questa battaglia al mio popolo in Iran», ha detto Beneil Dariush, nato in Iran (i suoi genitori sono emigrati quando aveva nove anni). «So che state combattendo per la libertà. So che è una lotta dura. Voglio che sappiate che preghiamo per voi e che vi vogliamo bene. »

E l’atleta continuò: «Lasciate che vi dica ancora una cosa. Questa è forse la cosa più importante che sentirete mai: c’è una libertà vera, una libertà che nessuno può togliervi. Questa è nel nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Non dimenticatelo mai. Quando ricordate una cosa che vi dico, ricordatevi questa. »

Proteste in strada

Le parole di Dariush giungono in un momento in cui gli iraniani stanno inondando le strade protestando per la morte della ventiduenne Mahsa Amini. Amini era stata arrestata dalla polizia morale con l’accusa di non aver indossato correttamente l’hijab (un copricapo islamico), che le donne iraniane devono indossare in pubblico.

Non è chiaro cosa accadde poi, ma Amini morì in modo inspiegabile, suscitando grande indignazione e manifestazioni pubbliche. Ciò potrebbe mettere a repentaglio il regime restrittivo.

 

Traduzione dal tedesco: E. Schembre

Autore: Billy Hallowell / Daniel Gerber

Fonte: Faithwire / Übersetzung: Livenet