Ciao a tutti, mi chiamo Miriam Campanella. Sono grata al Signore di aver avuto il privilegio di essere nata in una famiglia cristiana, dove l’educazione e l’insegnamento sono sempre state tratte dalla Parola di Dio.
Già da piccola credevo che Gesù mi amava e questo volevo farlo partecipe a tutti gli amici di scuola, di quando Gesù amava i bambini come me! (Fu nelle elementari) Per me era una cosa normale parlare di Gesù ed ero felice. I miei amici incominciarono a mettermi da parte e farmi dei dispetti. Un giorno mi seguirono fino a casa spaventandomi cosi tanto da non volere più andare a scuola. Cosi insieme a mia madre nella mia cameretta pregammo insieme il Signore e feci questa piccola preghiera: “Signor Gesù ti prego, dammi la forza e il coraggio, affinché la mia timidezza non mi porti a non parlare di Te”. Continuai a parlare di Gesù, anche se non mi accettavano. Ero molto dispiaciuta per loro, mi sentivo in colpa e credevo che era colpa mia se non si convertivano a Gesù. Una sera i miei genitori invitarono a casa nostra Tonino Russo con la moglie. Lui parlava del sermone sul monte dicendo che Gesù ha predicato a tantissima gente ma pochi erano quelli che credessero in lui. Questo vuol dire che la conversione è una decisione personale, nessun altro può farlo al posto tuo. Ogni persona è responsabile della sua vita davanti a Dio. Cominciai a riflettere e domandarmi, sé Gesù fosse il Signore della mia vita? All’età di 15 anni andai con la mia famiglia al convegno famiglia a Friolzheim, una sera mi trovai insieme con delle ragazze nella camera a leggere la Parola del Signore. Ci fermammo a leggere e riflettere sulla crocifissione di Gesù e questi versetti mi toccarono: Luca 23:34 “Gesù disse: Padre perdona loro che non sanno quello che fanno” Giovanni 19:30 “Quando Gesù ebbe preso l’aceto disse: è compiuto! E chinato il capo rese lo Spirito”
Matteo 27:46 “Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato?” Leggendo questi versetti sentivo una sensazione indescrivibile e mi colpirono prontamente, pensando che grande amore abbia avuto Gesù nei confronti dell’ uomo. Noi gli abbiamo disubbidito, lo abbiamo rinnegato volontariamente. Messo in croce si caricò i miei peccati. Gesù provava tanto amore verso di noi e verso di me. Parlando ad alta voce dissi: “Signore mi arrendo a te, riconosco che sono una peccatrice e ho bisogno del tuo perdono”, ebbi una grande gioia nel mio cuore.” Dopo la mia conversione, le difficoltà e le delusioni non mancavano. Posso contare sul mio Salvatore. Ora non sono più sola nell’affrontare le difficoltà, perché il Signore è vicino a me tenendomi per mano.
Filippesi 4:4 “rallegratevi sempre nel Signore, ripeto rallegratevi.”
Colossesi 1:13-14 “Dio ci ha liberato dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. In Gesù abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.” Efesini 2:8 “Infatti é per grazia che siete salvati mediante la fede e ciò non viene da voi è il dono di Dio. Salmo 10:1
“Anima mia benedici il Signore! Signore mio Dio, tu sei veramente grande sei vestito di Splendore e di Maestá.”
Desidero con tutto il cuore invitare a chi ancora non ha dato la sua vita al Signore di farlo. Il Signore vi ama e non vi deluderà mai. Sento la gioia di aver dato la mia vita nelle mani del mio Signore. Desidero servirlo con tutto il cuore e non mi pento di averlo fatto. Al Signore va l’onore e la gloria.
Miriam Campanella
Bietigheim-Bissingen