Ciao a tutti, per chi non mi conosce, mi chiamo Giuseppe Brunettini. Sono nato in una famiglia credente e fin da piccolo ho conosciuto il Signore.
Sono cresciuto in quest´ assemblea (Ma/LU) e ho frequentato regolarmente le riunioni anche se andavo solo per volontà dei miei genitori. Se fosse stato per me sarei rimasto volentieri a casa ma questa cosa andò avanti per tanti anni. Per me non esisteva un´altro modo di vivere e non sapevo che avrei dovuto fare una scelta,la scelta piú importante della vita di ogni uomo. L´anno del 1996 é stato uno dei piú terribili della mia vita, quando mio Padre é andato con il Signore. Avevo 9 anni e non capivo il motivo ma in realtà non volevo capirlo. Vedendo soffrire mia madre e i miei fratelli in quel modo, non volevo sapere più niente della scuola, della vita ma soprattutto del Signore, così mi allontanai e frequentavo le riunioni solo per fare piacere a mia mamma. Cantavo, pregavo, quando era necessario, ma non con il cuore, solo per abitudine. Nel 2002 andai in un Convegno Familiare a Friolzheim. Quell´anno non lo dimenticherò mai. I primi giorni, da Mercoledì a Venerdì, furono noiosi, almeno per me, perché non avevo l´interesse di partecipare col cuore ma il Sabato successe una cosa che cambiò la mia vita. Io ed un gran gruppo di giovani stavamo in una stanza, scherzando, parlando e giocando. Quella sera vennero dei fratelli che ci interruppero ed uno di loro ci fece una domanda: “Chi di voi non ha ancora Gesù Cristo nel cuore alzi la mano!” Certamente ci sentivamo liberi di partecipare ed io sentii dentro di me la necessità di rimanere. Quello che ascoltai quella sera non fu niente di nuovo per me e cioè che Gesù Cristo aveva lasciato la Sua Gloria per diventare servo, essendo odiato e maltrattato. Ma la cosa più importante era che Gesù Cristo era andato sulla croce a morire per me, io, che ero pieno di peccati, io, che nel passato avevo rinunciato a Gesù Cristo come personale Salvatore. Le sofferenze che ho avuto nel mio passato e che avrò durante la mia vita non sono niente in confronto a quello che ha sofferto Gesù Cristo, l´unico Dio. Quella sera sentimmo la presenza del Signore in mezzo a noi e tutti piansero perché avevamo capito che Gesù Cristo ci aveva amati cosi tanto da morire per noi sulla croce. Quella sera aprii il mio cuore e chiesi a Gesù Cristo di entrare nella mia vita e non fui il solo ma anche altri giovani fecero quel passo decisivo, il passo della salvezza eterna. Io, adesso posso dire che sarò in paradiso, insieme ai miei cari, ma soprattutto insieme al Signore. A Lui và il merito. Voglio concludere con questo versetto che per me è stato molto importante ed é ancora oggi un grande aiuto:
”Se Dio é per noi, chi sará contro di noi?"(Romani 8:31).
Se Dio é con me, chi sará contro di me? Amen.
Giuseppe B.