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“Qualcosa in me si era spezzato e nemmeno l´assoluzione giudiziaria completa ha potuto ripristinare la rottura in me.”

 

Il dilemma ebbe inizio nel 1968 per Peter G. e la sua famiglia ed era l´anno che furono battezzati TdG. Gli autori di questa caccia distruttiva erano gli anziani del comitato giudiziario di Wr. Neustadt ( Austria).

Per una faccenda di vendita del mio negozio, l´ufficio delle finanze mi fece ricorso per un credito aperto che erroneamente esigevano da me. Due anni dopo mi vennero a trovare due esattori di tasse con la richiesta di volere incassare finalmente questa somma rimasta per loro aperta. Purtroppo a casa nostra si trovava “un fratello tdG” che non ebbe altro da fare che riportare il tutto agli anziani di congregazione: “Ecco il fratello Peter che si rifiutava di pagare le tasse e che ebbe visite dagli esattori. “

Esattamente lo stesso giorno si chiarì questo equivoco con l´ufficio tasse. Ma ciò non interessò più a nessuno. Si dissero: “Ma sotto sotto coverà qualcosa!!!”

Il tribunale di questa setta si incontrò per quattro volte discutendo questa mia faccenda. Finirono a intromettersi persino volendo vedere le mie entrate degli ultimi tre anni. Si fecero convinti e mi assolsero.

Tutto era superato per me (almeno così pensavamo). A noi bastava una piccola somma per vivere. Per dimostrare la mia riconoscenza a Geova per come erano andate le cose, decisi in cuor mio di dare la mia primizia, cioè tutto il mio risparmio di 25.000 scellini in offerta. Cosi feci. Ma non fu presa bene.

Di tutto mi dissero, che volevo placare la mia coscienza, si domandarono se un TdG possa guadagnare tutti questi soldi, ecco non c´erano più limiti alla loro fantasia.

Seguirono delle denunce anonime al ufficio tasse, io persi il posto di lavoro. Ormai l´ufficio sapeva da quale vento venivano le denunce. Per delle prove manipolate mi arrivó una denuncia dalla ditta Geyer per un risarcimento di alto valore da pagare a loro. Gli anziani mi facevano pressione sollecitandomi di ammettere i miei presunti sbagli.

I miei nervi non erano piú quelli di una volta ed ebbi un esaurimento nervoso. Mi vennero pensieri di suicidio e caddi in depressione.

Gli anziano non l´ebbero vinta ma mi disassociarono dalla congregazione TdG.

Mi meraviglio come tra cristiani ci si più comportare in questo modo (mobbing) un comportamento che nemmeno nel “mondo” viene tollerato.

Un giorno mi venne in mente il libro di H.J. Twisselmann “Da testimone di Geova a testimone di Gesù Cristo”. Lo presi in mano e mi dissi:” È un libro di un disassociato, io lo sono pure. Nella mia situazione nessuno può pretendere che me ne assumi le responsabilità.” Così lo lessi.

Finalmente ci vedevo chiaro!!!! Il nostro padre in cielo risponde allora in questo modo le preghiere. La mia vita ebbe finalmente un senso. Quando più di prima stavo adesso meglio…! Questo è il cristianesimo libero, l´amore dove non esiste inumanità.

Non tutti hanno il privilegio di sfuggire da questo carcere spirituale verso una libertà vera (Galati 5.1).

Quando più posso aiutare con questa mia testimonianza coloro che dentro l´organizzazione non provano più quel paradiso spirituale ma piuttosto le catene di una dittatura inumana e totalitaria.

Le sedute di allora del comitato giudiziario non li ho dimenticate. Si sono impresse così profondamente con brutalità e senza umanità.

Nel mondo è consueto dimostrare la colpa del accusato. Ma lo è diverso dai TdG: Lì vieni accusato e devi dimostrare tu con le contro prove che sei innocente. Che perversione satanica e inumana!!!!!!!!!

Questa testimonianza non l´ho scritta cibata dall´amarezza ma per intercedere in preghiera per coloro che sono stati tratti in inganno come purtroppo lo sono i testimoni di Geova. (1. Pietro 3.9)

Peter G.

 

( Tradotto dal tedesco: Dina Soccio Schembre)