Select your language

Vangelo secondo Matteo cp. 5.

 Gesù, vedendo le folle, sale sulla montagna; si siede, e i Suoi discepoli (non soltanto i dodici) si accostano a Lui. Egli, dopo aver descritto il carattere dei beati (felici), “perché di loro è il regno dei cieli”, mostra il grande divario tra il concetto di felicità secondo il mondo e secondo Dio. Insegna che non è sufficiente astenersi dall’atto fisico dell’adulterio, è necessaria anche una purezza interiore (vv.27-28). “La legge proibiva l’adulterio, Egli proibisce il desiderio: “Chiunque guarda…e la desidera in cuor suo…” (v.28).

 

Che senso ha per te ostentare dei meriti per non avere mai infranto questo comandamento –dice Gesù- se poi i tuoi occhi sono pieni di adulterio! Siccome il peccato comincia nella mente, alimentando pensieri peccaminosi si finisce col compiere atti peccaminosi. Sicché “l’individuo più rispettabile che possa esserci, potrebbe nascondere una mente persa nel labirinto dell’impudicizia”.[1]

Veniamo ora ai versetti 29-30.

Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.

La storia del cristianesimo è costellata di atti di fanatismo. Individui che, interpretando alla lettera questi versi e credendo di fare cosa grata a Dio, hanno praticato la mortificazione della carne addirittura al punto estremo di operare la mutilazione. La pratica stessa della penitenza affonda le sue radici nell’interpretazione esasperatamente letterale dei suddetti versi.

Va subito detto che Gesù sta utilizzando una allegoria: …cavalo (l’occhio) e gettalo via da te; …tagliala (la mano) e gettala via da te…, per cui il riferimento non può essere, nel senso letterale, agli organi o agli arti del corpo, poiché ciò che il Signore vuole che venga “cavata via” è la concupiscenza (bramosia) che molte persone fanno crescere, e pascere, dentro, appunto rappresentata dall’occhio e dalla mano che si devono strappare e gettar via.

Ipotizziamo una persona che desidera sinceramente dominare la sua passione illecita, ma non ci riesce: ci ha provato tante volte, ma senza successo. Non riesce a non “guardare”, oppure a non “toccare”, perciò, decide: “Mi cavo l’occhio viziato!”, oppure: “Mi amputo la mano che mi ha fatto peccare!”. Secondo voi, avrà risolto il suo problema? Riuscirà, così facendo, a dominare il fuoco della passione interiore? Certamente no!“E’ dal cuore –dice Gesù- che escono cattivi pensierifornicazioni…”, quindi l'occhio maligno (Vangelo secondo Marco 7,21). Sì, proprio dal cuore che è la sede degli affetti, dei desideri e delle passioni.

Ora, per grazia di Dio, è possibile vincere ogni passioni illecita. Come?

L’autore di molti Salmi, Davide, scrive: “Ho conservato  la Tua Parola nel mio cuore, per non peccare contro di te” (Libro dei Salmi 119,11).

Quale posto occupa la Bibbia nella tua vita?


Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo (Vangelo secondo Matteo 5,29-30)

 

 Il Signore Gesù invita a combattere e a vegliare, perché le membra del corpo non diventino “serve del peccato”.  Egli dice ai suoi discepoli: “Se volete veramente ubbidirmi, non indietreggiate davanti ai più dolorosi sacrifici, alla più grande abnegazione (rinuncia), così vivrete nella purezza e nella santità”.

Tempo fa leggevo il racconto di una donna, ricoverata in ospedale, dove ricevette la visita di personalità del mondo dello sport e dello spettacolo che cercavano di  convincerla, con successo, a lasciarsi amputare una gamba, ormai in cancrena, per avere salva la vita.

Sì, quando la salute del corpo è seriamente compromessa da una delle sue membra, la cosa più ovvia è di tagliare via, per evitare la morte.

L’insegnamento di Gesù mi sembra molto chiaro: è meglio giudicare e rifiutare senza pietà la soddisfazionedi una concupiscenza, che abbandonarsi in balìa del peccato che ti porta alla perdizione. Parole severe, è vero!, ma di salvezza, uscite dalle labbra di Colui che è amore!

 

Si racconta di un alpinista che dovette auto-amputarsi un braccio. Si trovava in una zona poco frequentata, in un avvallamento, e una roccia, cadendo, gli aveva intrappolato l’avambraccio. Attese inutilmente tutta una giornata un aiuto e i suoi tentativi di liberarsi da solo risultarono vani. Decise così di amputare il braccio imprigionato usando un coltello, neanche tanto affilato, che aveva con sé. La sofferenza fu atroce, ma riuscì a salvarsi la vita.

L’azione compiuta dall’alpinista illustra in modo molto chiaro quello che intendeva Gesù: meglio sepa­rarci da ciò che ci fa peccare e/o ci rende schiavi, perché rimanere nel peccato causa un disastro spirituale e reca tristi conseguenze. In pratica Gesù diceva, per quanto riguarda lo sguardo: “Fai in modo di evitare diguardare, ad esempio, la moglie del tuo prossimo, quando questo sguardo provoca un desiderio illecito e ti fa cadere in peccato. Allontanati da ciò che ti potrebbe fornire un’occasione di peccato. Prega il Signore dicendo: “Fa che quando sono tentato non vi sia l’occasione…, e che quando c’è l’occasione, io non sia tentato”.

Forse qualcosa ti fa sempre cadere nel peccato, e ti impedisce di essere come vuole Gesù. Vorresti tanto vivere da vero cristiano, ma una pesante “roccia” ti opprime e ti  blocca. Prendi la Parola di Dio, ora, e leggila, perché è la Verità che rende liberi (Vangelo secondo Giovanni 8,32). Il Figlio di Dio, Gesù, continua dicendo: “Se il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8,36).

Solo Gesù può aiutarti. Affida a Lui in questo momento la tua vita.


Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo (Evangelo secondo Matteo 5,29-30)

 

Gesù, suggerendo di cavarsi l’occhio, Gesù vuole intendere che ciò che si deve fare può anche essere doloroso e può significare una perdita. Ma bisogna farlo, per togliere ogni possibilità di tornare alla situazione iniziale. Ognuno deve decidere personalmente cosa deve abbandonare. Forse sarà necessario separarsi da certi amici o disdire l’abbona­mento ad una rivista o la registrazione da certi siti internet. Forse il problema è Facebook, o la televisione o, addirittura, il posto di lavoro.

Vorrei precisare che la fede cristiana non dipende da regole, ma dalla Parola di Dio, autorevole per ogni campo della nostra vita! Perciò, quando ti accorgi che ciò che l’occhio vede o la mano tocca ti spinge nel vortice del peccato, allora è meglio fuggire, anche se ciò potrebbe essere considerato una grande perdita. Ricorda Giuseppe, che per non peccare, scappò via, lasciando la propria veste nelle mani della moglie di Potifar che, in realtà, aveva cercato di spogliarlo (vedi Libro della Genesi 39,11ss).

Un giovane credente trovò un ottimo lavoro, come domestico presso una famiglia molto ricca. Dopo pochi giorni, però, comunicò ad una delle guide della sua chiesa che avrebbe lasciato quel lavoro. “Perché? -chiese il responsabile- Non è stato facile trovare un lavoro simile! Ci siamo tutti adoperati per te… E ora che finalmente lavori…lo lasci!? Ma dove trovi un lavoro “pulito” e ben retribuito come questo?”. “Devo farlo –rispose il giovane- se rimango ancora lì, prima o poi quella donna (riferendosi alla padrona di casa) mi farà peccare!”.

E’ possibile che per sfuggire via dal dominio del peccato, sia necessario compiere un’azione coraggiosa. Può darsi che significhi separarsi da una determinata cosa. Compi tutti i passi necessari! Dio ti è vicino e non ti abbandona.

E’ significativo che Gesù parla della “mano destra” e del “l’occhio destro”[1]. La maggior parte delle persone è destrorsa, perciò è fondamentale sapere chi si trova alla nostra destra!

Vuoi essere vincitore, vivere libero dalla potenza del peccato? Davide aveva imparato questa lezione, e ci mostra come ciò sia possibile: “Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli occhi miei; poich’egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso” (Libro dei Salmi 16,8). Cammina sempre col Signore.

“Il SIGNORE è colui che ti protegge; il SIGNORE è la tua ombra; egli sta alla tua destra” (Salmo 121,5).

Confida continuamente in Lui.

 

Quell’alpinista (vedi N.2) aveva con sé un coltello, e lo usò…

Lascia la Parola di Dio che è “vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midol­la; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” (Lettera agli Ebrei 4,12) operare in te per tenerti lontano dal peccato. Lo vuoi tu?

La verità ti farà libero!

Fine

 

 

Davide martella