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Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo (Vangelo secondo Matteo 5,29-30)

 

 Il Signore Gesù invita a combattere e a vegliare, perché le membra del corpo non diventino “serve del peccato”.  Egli dice ai suoi discepoli: “Se volete veramente ubbidirmi, non indietreggiate davanti ai più dolorosi sacrifici, alla più grande abnegazione (rinuncia), così vivrete nella purezza e nella santità”.

Tempo fa leggevo il racconto di una donna, ricoverata in ospedale, dove ricevette la visita di personalità del mondo dello sport e dello spettacolo che cercavano di  convincerla, con successo, a lasciarsi amputare una gamba, ormai in cancrena, per avere salva la vita.

Sì, quando la salute del corpo è seriamente compromessa da una delle sue membra, la cosa più ovvia è di tagliare via, per evitare la morte.

L’insegnamento di Gesù mi sembra molto chiaro: è meglio giudicare e rifiutare senza pietà la soddisfazionedi una concupiscenza, che abbandonarsi in balìa del peccato che ti porta alla perdizione. Parole severe, è vero!, ma di salvezza, uscite dalle labbra di Colui che è amore!

 

Si racconta di un alpinista che dovette auto-amputarsi un braccio. Si trovava in una zona poco frequentata, in un avvallamento, e una roccia, cadendo, gli aveva intrappolato l’avambraccio. Attese inutilmente tutta una giornata un aiuto e i suoi tentativi di liberarsi da solo risultarono vani. Decise così di amputare il braccio imprigionato usando un coltello, neanche tanto affilato, che aveva con sé. La sofferenza fu atroce, ma riuscì a salvarsi la vita.

L’azione compiuta dall’alpinista illustra in modo molto chiaro quello che intendeva Gesù: meglio sepa­rarci da ciò che ci fa peccare e/o ci rende schiavi, perché rimanere nel peccato causa un disastro spirituale e reca tristi conseguenze. In pratica Gesù diceva, per quanto riguarda lo sguardo: “Fai in modo di evitare diguardare, ad esempio, la moglie del tuo prossimo, quando questo sguardo provoca un desiderio illecito e ti fa cadere in peccato. Allontanati da ciò che ti potrebbe fornire un’occasione di peccato. Prega il Signore dicendo: “Fa che quando sono tentato non vi sia l’occasione…, e che quando c’è l’occasione, io non sia tentato”.

Forse qualcosa ti fa sempre cadere nel peccato, e ti impedisce di essere come vuole Gesù. Vorresti tanto vivere da vero cristiano, ma una pesante “roccia” ti opprime e ti  blocca. Prendi la Parola di Dio, ora, e leggila, perché è la Verità che rende liberi (Vangelo secondo Giovanni 8,32). Il Figlio di Dio, Gesù, continua dicendo: “Se il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8,36).

Solo Gesù può aiutarti. Affida a Lui in questo momento la tua vita.